Brevetto IBM: addio ai vuoti di memoria, arriva l’assistente

Arriva finalmente il brevetto IBM che aiuterà la nostra memoria ad essere sempre attiva e fresca.
Tantissime volte a causa dei tanti pensieri, stress e impegni possiamo dimenticare una data, un nome, un evento e di conseguenza perdiamo del tempo e spesso facciamo brutta figura.
Stavolta non c’entrano le doti naturali ma entra in gioco la tecnologia, l’idea da poco presentata da tre ricercatori IBM: Irina Rish, Clifford Pickover e James R.

Un’idea che nasce tanto tempo fa per aiutare le persone affette da Alzheimer o che semplicemente a causa dei tanti pensieri tendono a non ricordare tutto quanto.
Il brevetto IBM prevede una sorta di assistente cognitivo facilmente raggiungibile da un dispositivo portatile e custodito in un cloud strettamente privato.
Come potrebbe funzionare? Innanzitutto averlo sempre con se, un dispositivo a cui potremmo fare delle domande (come a Google) che sarà in grado di risponderci sulle ultime attività eseguite, o il nome di un nipote, dirci l’ultimo posto in cui siamo stati e tanto altro ancora.

Il brevetto IBM è previsto principalmente per uso in campo medico, adesso immaginate di avere un parente affetto da demenza che vive da solo, il dispositivo gli verrà consegnato per aiutarlo a ricordare le notizie relative al suo stato di salute e alla sua cerchia di conoscenze.
Il funzionamento secondo i ricercatori andrà così: Il famigliare prende il cellulare, il sistema lo rileva e nel caso in cui notasse un’esitazione per ciò che riguarda il nome della persone chiamata, potrebbe intervenire nell’immediato suggerendo l’appellativo corretto, ovviamente tutto questo basato su un calcolo della probabilità.

 

 

Published by
Pietro Masala