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Se non fai così il tuo power Bank può diventare una bomba I È successo più volte, fai attenzione

Un caricabatterie è un dispositivo utilizzato per fornire energia a una batteria ricaricabile forzando una corrente elettrica.

Oggi parliamo dei caricabatterie portatili autoalimentati. Sono conosciuti come power bank e funzionano grazie a una batteria interna. La loro produzione ha visto un incremento con la progressiva diffusione di smartphone, in particolar modo con i modelli più sottili e prestanti che sacrificano l’autonomia per favorire il profilo sempre più sottile del telefono.

Tali dispositivi possono essere o meno muniti di cavetto di ricarica integrato e possono gestire in modo più o meno differente la carica e tensione di carica. I modelli più evoluti presentano connettori USB-C sia per la ricarica della batteria interna che per la ricarica dei dispositivi, oltre a tecnologie di ricarica rapida come Quick Charge e similari.

Attenzione all’uso improprio di questi dispositivi. Possono essere molto pericolosi.

C’è un caso di cronaca emblematico in tal senso e molto inquietante. A Milano, in un Istituto superiore, è esploso un power bank, la batteria di emergenza per telefonini, che si trovava in uno zaino. A causa dello scoppio è stato necessario il ricovero di tre studenti minorenni, una delle quali in preda a una crisi d’ansia per aver respirato i fumi del dispositivo. Il caso di Milano, però, non è l’unico. Sono molti i casi di power bank esplosi in tasca o in automobili, treni, autobus e aeroporti.

Come evitare che accadono questi episodi?

I power bank sono dispositivi elettronici che nella maggior parte dei casi contengono batterie agli ioni di litio e bisogna adottare molte precauzioni mentre li utilizziamo. Spesso, però, si ignorano le regole basilare per far si che non accada nulla di rischioso. Quindi, al netto di difetti strutturali del power bank, ci sono diversi comportamenti che possiamo adottare. A volte anche le temperature eccessive possono scatenare problemi, ma sono soprattutto gli urti e le vibrazioni anomale a dover preoccupare.

Infatti, quando un power bank aumentano i rischi che questo possa esplodere. Anche se il dispositivo continua regolarmente a caricare la nostra batteria, utilizzarlo ancora potrebbe non essere una buona idea. Il problema può essere dato anche da apparecchi tenuti in luoghi umidi o sotto il sole.

Lasciarsi sempre attaccati alla presa di corrente, poi, può portare a un sovraccarico di tensione, a un surriscaldamento e a un possibile scoppio. Un power bank insolitamente tiepido, infatti, può essere l’avvisaglia di un malfunzionamento in corso. Altri segnali di pericolo da tenere sotto controllo sono eventuali sibili impercettibili, odore di bruciato o di metallo.

Se questi segnali sono presenti, bisogna portare il più presto possibile l’apparecchio all’aria aperta. Se, invece, ci sono già fumo è scintille, è bene che all’aria aperta andiamo noi dato che è già troppo tardi. In conclusione, vi diciamo di essere attenti ai prezzi poiché un costo troppo basso può essere collegato a una batteria di scarsa qualità o anche riciclata. Quindi è bene non comprarlo.