Home » Un “cimitero” di oltre 700 squali di una specie sconosciuta è stato trovato in fondo all’Oceano I Per gli scienziati è un mistero inspiegabile

Un “cimitero” di oltre 700 squali di una specie sconosciuta è stato trovato in fondo all’Oceano I Per gli scienziati è un mistero inspiegabile

Gli oceani, quelle enormi masse d’acqua sconfinate, ci riservano sempre delle soprese inaspettate che emergono dai loro abissi.

Relitti di imbarcazioni antiche e moderne, nuove specie di animali. Questi sono soltanto alcuni esempi di ciò che si può trovare in fondo agli oceani. Proprio per questo motivo, i ricercatori lavorano senza sosta per studiare e scandagliare i fondali. E di scoperte sensazionali ne sono state fatte sempre e sempre si faranno.

E grazie a queste scoperte, gli studi continuano ancora più alacremente e forniranno sempre più informazioni riguardo la vita passata e presente in queste vaste distese di mare. Prprio di una di queste scoperta parleremo nell’articolo. Una scoperta sensazionale e, a detta degli esperti, anche inspiegabile. Vediamola insieme.

Ben settecento fossili di megalodonte ritrovati ammassati sui fondali oceanici.

A custodire questi fossili sono state le acque del Cocos Islands Marine Park, una riserva marina Australiana. Sono stati i membri della National Science Agency Australia, a fare questa scoperta mentre studiavano le biodiversità presenti in quelle acque per avviare un progetto a loro difesa. Una scoperta fatta quasi per caso a circa 6000 metri di profondità.

Resti fossili di una specie nuova di megalodonte che sono risultati anche molto ben conservati. Subito dopo aver scoperto questi fossili, gli studiosi hanno gettato le reti in mare per portarli in superficie. Quando tutte le reti sono state recuperate, la fatica ha lasciato il posto allo stupore più assoluto. Mai e poi mai avrebbero pensato di trovare qualcosa di simile in fondo all’oceano.

Infatti, i ricercatori pensavano di essere in procinto di campionare e, quindi poi, studiare semplice sabbia o pietre. Quando, poi, questi reperti sono stati puliti con gli strumenti adatti sulle navi hanno capito che non si trattava di pietre, ma di resti fossili attribuibili a specie mai viste e, quindi, mai studiate, di squali.

I fossili ritrovati sono per la maggior parte denti, ma ci sono anche delle ossa. Queste però hanno una forma davvero insolita, data forse dalla permanenza sul fondo degli oceani per troppo tempo. Si pensa, infatti, che l’acqua le abbia deformate. Proprio per questo i ricercatori hanno sposato l’idea che potrebbe trattarsi di una specie di squalo. Infatti, gli scheletri di questi animali sono per lo più fatti di cartilagine che prima di diventare fossile, si decompone.

Proprio come le ossa ritrovate. Quindi, si può parlare di una specie non conosciuta di squalo. L’unica cosa che ancora non è chiara è se questa nuova specie sconosciuta fosse o meno di gran lunga più grande dello squalo bianco. Questo è lo squalo più grande conosciuto al momento. Gli studi quindi continueranno. E continueranno anche e soprattutto per capire il perché di un così grande ritrovamento in una zona soltanto. Quasi come se li ci fosse un cimitero di questa specie sconosciuta.