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Non è vero che non costa nulla lasciare il telefono in carica tutta la notte I Il calcolo è semplice

In questi tempi di crisi economica e rincari è sempre bene controllare il consumo energetico di qualsiasi apparecchio.

Proprio così. Bisogna stare attenti ai consumi di tutti gli elettrodomestici, da quelli più grandi fino a quelli più piccoli. Non bisogna escludere nulla, finanche il caricabatterie del telefono. Si, anche quello. Quindi, bisogna abbandonare tutte quelle cattive abitudini, uno tra tutte lasciare in standby gli apparecchi quando non vengono utilizzati.

Sono cattive abitudini che, ovviamente, si ripercuotono negativamente sui costi prodotti in bolletta. Ed è proprio di questo che vogliamo raccontarvi in questo articolo. In special modo di una abominevole abitudine che dalla maggior parte delle persone è ritenuta di poco conto, ma che una volta conosciuta come tale, chiunque abbandonerà. Andiamo a vedere di cosa si tratta.

Non lasciare lo smartphone in carica tutta la notte, altrimenti ci saranno bruttissime sorprese in bolletta.

E’ ritenuta una cosa di poco conti quella di lasciare il telefono in carica di notte fino al mattino seguente. Ormai non si riesce a stare lontani da questo device nemmeno mentre si dorme. Infatti, lo si carica sul comodino per far si che si trascorra anche la notte in sua compagnia. Non molti sanno che, però, questo comportamento sbagliato può far lievitare i costi in bolletta.

Il risparmio di energia è uno dei due motivi per cui non bisogna lasciarlo in carica tanto tempo. Il secondo motivo è quello di assicurargli una vita più lunga. Ma torniamo a quello che è l’argomento dell’articolo. Siamo consapevoli che le batterie dei moderni device si scaricano in meno di un giorno, ma ciò è dovuto dal fatto che si perde tantissimo tempo con social, giochi, musica.

Ovviamente, tutti vogliono un telefono carico il mattino al risveglio. Ma nessuno conosce davvero il costo di questa abitudine sbagliatissima. Per ricaricare un cellulare occorrono mediamente tre ore, anche se con le ricariche veloci si impiega molto meno. Il resto del tempo in cui resta collegato alla corrente farà soltanto aumentare i consumi inutilmente.

Vediamo quanto può incidere sui costi un comportamento simile. Considerando un costo di 30 centesimi di euro a KWh, possiamo dire che una carica completa (tre ore di ricarica) costino circa 0,20 euro. Se moltiplicata questa somma ai giorni che compongono un mese, la cifra arriva intorno ai 6 euro mensili che si traducono, poi, in circa 75 euro annui. Ora, se queste cifre possono sembrare esigue, c’è comunque una motivazione ulteriore per non lasciarli in carica a vuoto.

Quando una batteria resta in carica troppo tempo si surriscalda e può deteriorarsi. In questo modo si dovrà sostituire e nel peggiore dei casi bisognerà sostituire il cellulare. Il nostro consiglio è quello di caricare il telefono e una volta completata la ricarica, di staccarlo dalla corrente. Anche perché 75 euro all’anno risparmiati fanno sempre comodo. Se poi li sommiamo al costo di uno smartphone nuovo, allora il risparmio si fa molto più grande.