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Scienza, la Terra sta invertendo il senso di rotazione I Allarme? Le cose stanno così per il nuovo studio

Pianeta Terra (Istock)
Pianeta Terra (Istock)

La scienza ha rivelato con un recentissimo studio pubblicato pochi giorni fa che il nucleo della Terra sta invertendo il senso di rotazione, iniziando a rotare nella direzione opposta seguendo un ciclo di oscillazione differente.

Si tratta di un recentissimo studio pubblicato il 23 gennaio 2023 su Nature Geoscience, portato avanti da due ricercatori dell’Università di Pechino, Yang e Song. Questi ultimi hanno iniziato a studiare il nucleo della Terra, osservando il cambiamento di rotazione. Quest’ultimo, infatti, avrebbe iniziato a ruotare in direzione opposta seguendo un ciclo di oscillazione di circa 70 anni. Fin qui sembra chiaro, ma cosa significa tutto ciò per l’essere umano?

Si tratta di un importantissimo lavoro quello portato a termine dai due studiosi perché il nucleo della Terra è lo strato più interno del nostro pianeta, diviso in due sezioni, quella interna e quella esterna. È nello stato esterno che si origina il campo magnetico terrestre, nonché sede della sostanza in stato liquido che circonda un corpo metallico grande circa il 70% della Luna, chiamato appunto nucleo interno. Fondamentale passo dello studio è capire in che modo il nucleo della Terra avesse iniziato a cambiare direzione di rotazione, per fare ciò è stato necessario monitorare per un tempo indefinibile tutti i movimenti in modo da arrivare al punto.

Gli scienziati raccontano il nuovo studio sul nucleo interno del pianeta Terra: sta cambiando direzione di rotazione

Pianeta Terra (Istock)
Pianeta Terra (Istock)

La pubblicazione dello studio ha raccontato a tutto il mondo una nuova certezza (ancora da verificare con ulteriori studi per poterla definire del tutto tale). La rotazione del nucleo interno non è costante nel tempo, ma questo era già risaputo attraverso uno studio dell’ormai lontano 1996 che aveva analizzato le onde sismiche osservando il fatto che la rotazione del nucleo fosse leggermente più rapida rispetto a quella di crosta e mantello, ovvero le parti più superficiali del pianeta. Circa un grado in più all’anno, fino al 2009. In quegli anni, poi, venne scoperto che il nucleo stesse rallentando, oppure che fosse letteralmente rimasto fermo perché la rotazione aveva iniziato a combaciare con la velocità di crosta e mantello.

Negli ultimi tempi gli scienziati hanno continuato a tenere sotto d’occhio i movimenti, rendendo evidente che non si trattasse di una stasi, bensì di un cambio di direzione definitivo: nel senso opposto. Dalle analisi dei due studiosi dell’Università di Pechino è venuto fuori che la rotazione segue un ciclo lungo circa 70 anni con cambi di direzione di circa ogni 35 anni. Queste tendenze che cambiano dopo 60-70 anni, ciclicamente sono anche legate alle oscillazioni del campo magnetico terrestre. La certezza degli studi dei due ricercatori ha così ipotizzato che questa volta si tratti di un cambio definitivo di direzione, nonostante non ci siano prove scientifiche valide al 100%, necessitano di ulteriori studi. Sul corpo umano comunque non ci sarebbero modifiche, ma potrebbero esserci variazioni della durata del giorno circa ogni 60-70 anni.