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Bancomat, allarme per l’ultima truffa diabolica I Ti svuotano il conto mentre sei in fila

Prelievo Bancomat – themagazinetech.com

Di truffe in giro quando si parla di Bancomat ce ne sono tantissime e sono talmente diverse tra loro che si fa fatica ad elencarle tutte.

I malviventi, ormai, vanno di pari passo con la tecnologia. All’avanzare di quest’ultima diventano sempre più moderni anche tutti quegli apparecchi che servono a realizzare truffe e furti. Basti pensare a tutti quegli ATM modificati. Infatti, il più delle volte questi malintenzionati vanno proprio a modificare gli sportelli dai quali si preleva il contante.

A volte è molto facile riconoscere quali siano stati manomessi poiché alcuni lasciano visibili le tracce, mentre, altre volte è davvero molto difficile poiché il lavoro svolto è praticamente pulito. Non ci sono segni di effrazione, né graffi né sembra esserci qualcosa fuori posto. C’è però una pratica che sembrava potesse essere definitivamente archiviata.

Ed invece, purtroppo, bisogna fare nuovamente i conti con essa, ma con un tocco di modernità. Una pratica obsoleta unita alle tecnologie più moderne che sta facendo sempre più vittime nel nostro Paese. In questo articolo vi racconteremo cosa accade, prendendo spunto da una denuncia di una donna veneta che ne è stata vittima.

Attenzione quando si è in fila al Bancomat: pochi click e addio al vostro conto.

Si, è proprio così. Non si può più stare tranquilli neanche mentre si è in fila al Bancomat per attendere il proprio turno per il prelievo di contante. Bisogna stare attenti proprio a tutto. E’ questo il caso di una signora settantenne veneta in fila ad uno ATM dell’Istituto di Credito Unicredit in località Favaro Veneto, nel comune di Venezia.

Era una giornata di gennaio come tante e tutto lasciava presagire che potesse continuare in maniera tranquilla. Ed invece, per la signora protagonista della storia tutto è cambiato all’improvviso. In fila insieme a lei c’erano due uomini che poi si è scoperto avessero accento dell’Est Europa. Questi ad un certo punto hanno offerto il loro aiuto alla signora che, però, non lo aveva chiesto.

Uno degli sportelli Bancomat Unicredit presenti sul territorio italiano – themagazinetech.com

Ed è qui che sono nati i problemi. La signora aveva già prelevato e, mentre stava richiedendo la ricevuta del prelievo, ecco che sono entrati in azione i due malviventi. Questi stavano utilizzando lo sportello automatico accanto. Uno dei due si è avvicinato alla signora asserendo che l’operazione che lei aveva richiesto non era andata a buon fine.

Ha iniziato così a premere i tasti del tastierino presente allo sportello e, poi, è andato via. La signora, insospettita da questo comportamento, si è recata in filiale per chiedere informazioni sui movimenti del suo conto ed ha scoperto che questo era stato completamente svuotato. Tutti i suoi risparmio erano spariti. La cifra ammontava a circa 830 euro.

Un apparecchio, montato sul dispositivo Bancomat, in grado di rubare dati e soldi della povera malcapitata.

Proprio così. Si è trattato di un furto avvenuto grazie all’ausilio di strumenti tecnologici. L’Associazione Difesa Consumatori (ADICO), attraverso un suo portavoce, ha fatto sapere che questa è una pratica illegale sempre più diffusa su tutto il territorio italiano. Ad ogni modo la signora ha diritto al risarcimento del credito da parte della Banca, dato che non è stata lei a fornire codici o dati ai truffatori.

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Angelo Costantino