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Caro bollette, la mazzata a tradimento: pagherai 300€ in più I Sembrava fatta, torni a piangere

Bollette 2023: in arriva una vera e propria stangata (web) – themagazinetech

In un contesto sociale ed economico che si sta vivendo che porta sempre più famiglie al lastrico ci si sarebbe aspettato qualcosa di diverso.

Una risposta al problema di tante famiglie andava data e, magari, con metodi molto diversi da questi paventati. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto atteso decreto bollette. Tutto ciò che è contenuto all’interno del Decreto, ovvero le misure a sostegno del reddito dei cittadini, varieranno ogni trimestre a seconda dell’andamento dei prezzi dell’energia.

Prima di approfondire la questione, bisogna aprire una parentesi sulle aspettative di tutti gli utenti. Questi ultimi sognavano misure uguali a quelle attuate fino alla fine del primo trimestre di quest’anno. In pratica, misure che seguivano la strada spianata dal precedente Governo e seguita anche da quello attuale.

Aiuti forti, mirati che hanno consentito alle famiglie di arrivare alla fine del mese con qualche patema in meno. Infatti, grazie ai bonus in bolletta hanno potuto affrontare altre spese necessarie senza il timore di dover intaccare i loro risparmi, o, almeno, la maggior parte di questi. Le cose, però, con il nuovo Decreto stanno per cambiare.

Ed è un cambiamento non di poco conto. Soprattutto, è una variazione che porterà alcuni aumenti e, quindi, svuoterà le tasche dei contribuenti italiani. In questo articolo capiremo meglio, insieme, ciò che il Governo ha deciso da pochissime ore. In più, cercheremo di capire quali sanno le conseguenze relative ai costi da affrontare in bolletta.

Un sorriso effimero sul volto degli italiani: da Aprile ritorna il pianto amaro.

Mentre è confermata la riduzione dell’IVA al 5% che è una notizia positiva così come la scomparsa degli oneri di sistema, c’è una notizia tristissima. Per gli utenti i cui consumi sono inferiori ai 5000 metri cubi di gas annui il contributo sarà rinnovato solo per il mese di aprile ed anche ridotto del 65%. Quindi il contributo sulla componente fissa UG2C sarà solo del 35%.

Dal sorriso al pianto: la disperazione degli utenti (web) – themagazinetech.com

In pratica, a causa di questa diminuzione del contributo, gli utenti si ritroveranno a pagare circa 300 euro in più su base annua. Una vera e propria mazzata alle finanze familiari.  E questo solo a causa della diminuzione nel mese di aprile. Pensate, poi, al mese di maggio e a cosa potrà accadere se questo contributo sarà completamente abolito.

Sarà una vera e propria ecatombe. Gli aumenti, in pratica, passerebbero dai 300 euro ai 460 euro su base annua. In pratica, tutto ciò che i contribuenti hanno risparmiato durante l’anno precedente, dovranno restituirlo. Non basterà, a contenere gli aumenti, neanche il bonus termico, quello che dovrebbe entrare in vigore a ottobre per tutto l’inverno prossimo, rivolto a tutte le famiglie a prescindere dall’ISEE.

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Angelo Costantino