Tinder, svelato il trucco per scoprire se parli con un computer I Non sa rispondere a queste domande

La polizia postale indaga sugli account truffa, i primi segnali per intuire se si tratta di un inganno e come tutelarsi 

Tra le tantissime truffe che girano sul web, quella romantica continua a mietere vittime, sia sui social network che sui siti di incontri come Tinder ad esempio. Ad oggi è sempre più facile incappare in un computer che parla come un essere umano, grazie alle intelligenze artificiali tutto questo è diventato ormai normalità.

Ma come capire se si tratta di una persona vera o di una truffa? Di solito i loro profili social sono perfetti, hanno tutte le caratteristiche della persona che si vorrebbe al proprio fianco. Ovviamente i canoni cambiano da paese a paese, in Italia, ad esempio, la maggior parte fa finta di lavorare nel settore immobiliare.

Per adescare le persone si è strutturato un meccanismo che funziona attraverso l’emotività e l’empatia. È per questo che viene identificata come frode amorosa, nel senso che l’amore viene inteso come strumento per conquistarsi la stima e la fiducia della persona, che sarà molto più propensa in seguito a tirar fuori i soldi.

Come funziona la frode amorosa e come accorgersi dei segnali

L’utente, o il computer, cercherà di far innamorare la vittima, ma non sempre si tratta di persone appunto, piuttosto spesso sono bot che riescono a seguire una conversazione preimpostata. Di solito tendono ad idolatrare la vittima, proprio come nella prima fase dell’innamoramento e poi a isolarla dai suoi affetti.

Spendono parole gentili, si mostrano perfetti agli occhi dell’altro/a. Dopo averla adescata, la conversazione va avanti e in questo modo il truffatore potrà richiedere soldi, nella maggior parte delle case sempre per opere di beneficenza o per problemi improvvisi. La persona adescata emotivamente si ritroverà raggirata e una volta che l’amore avrà dato alla testa, sarà pronta a tutto, anche a cedere il proprio denaro.

Pamela Prati e la frode romantica, attenzione alle app di incontri. Come tutelarsi

Una storia simile che aprì un grande scandalo televisivo è legata a Pamela Prati, anche lei, a detta sua, raggirata da un uomo che fingeva di essere il suo compagno nonostante non si fossero mai incontrati (arrivarono anche al matrimonio). Se a guardarle da fuori sembrano storie strampalate, più da gossip che da cronaca, in realtà una volta che ci si finisce dentro diventa difficile uscirne.

Si tratta infatti di strateghi della comunicazione che hanno alle spalle diversi studi sull’emotività e il comportamento umano, per questo sanno come colpire le debolezze della persona. Una tecnica per tutelarsi è fare domande esplicite e private, come ad esempio dove si sono seguiti gli studi, dove si è cresciuti e così via. In generale a lungo andare qualche bugia uscirà fuori se si tratta di un truffatore, perché è quasi impossibile creare una storia coerente e solida di vita, senza lasciare qualche errore qua e là durante il racconto: cercate l’incoerenza e dubitate.