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CPU Biologiche: ecco il primo microprocessore creato con neuroni umani che realmente funziona | Capacità di calcolo sbalorditive

Una rete neurale artificiale – Fonte Depositphotos – themagazinetech.com

Se le capacità dell’intelligenza artificiale ci possono stupire, le prime CPU biologiche sono una vera e propria rivoluzione tecnologica. Alcuni ricercatori, infatti, sono riusciti a simulare il comportamento di un cervello umano costruendone nella pratica uno artificiale. In questo modo, le CPU possono aumentare la loro potenza di calcolo e apprendere con enorme semplicità. Ecco come si creano e come funzionano.

Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere nuove tecnologie a ritmi davvero stupefacenti. In realtà, analizzando l’ultima manciata di secoli la civiltà umana è riuscita a portare una serie di innovazioni incredibili che hanno modificato nel concreto il nostro modo di rapportarci con la quotidianità. Basti pensare all’energia elettrica, alle automobili, alle comunicazioni su larga distanza attraverso l’utilizzo della radio, allo smartphone.

Queste innovazioni di rottura si sono moltiplicate nel tempo, e oggi abbiamo a disposizione una serie di strumenti come mai prima d’ora. Ovviamente, il merito è sia delle grandi imprese che sono riuscite a commercializzare i prodotti a misura d’uomo, sia degli inventori che hanno lavorato per crearli. Oggi, le startup hanno un ruolo fondamentale, stringendosi solitamente intorno a un brevetto o a un’innovazione da sviluppare nel corso del tempo.

Così, in Australia qualcuno ha deciso di compiere uno step successivo verso la potenza di calcolo definitiva: è stato creato il primo vero e proprio computer biologico del mondo.

La CPU biologica che utilizza un vero e proprio cervello

Le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale sono ancora tutte da snocciolare, ma ora si affaccia sulla scena una nuova tipologia di innovazione che può portare a sviluppi davvero stratosferici. I ricercatori australiani di Cortical Labs, infatti, sono partiti da alcune cellule di sangue umano per costruire una CPU che funziona come il nostro cervello. Il sangue è stato riprogrammato in modo che si trasformasse in un agglomerato di cellule staminali totipotenti.

CPU di un computer – Fonte Depositphotos – themagazinetech.com

Le staminali, come sappiamo, possono essere trasformate in moltissimi tessuti differenti. I ricercatori le hanno utilizzate per formare qualcosa che è molto simile a una rete di neuroni umani. Per inviare segnali a questa CPU hanno utilizzato un convertitore, e in questo modo hanno scoperto che la rete neurale iniziava pian piano ad apprendere operazioni semplici di calcolo. Il suo funzionamento è simile a quello di un cervello: c’è una pompa che, come un cuore, gli fornisce il liquido necessario per lavorare, e un’altra che raccoglie invece gli scarti. Si tratterà di una rivoluzione o di un fuoco di paglia?

Published by
Domenico Rossi