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Plastica: ora non fa più paura all’ambiente grazie a questa nuova formula che risolve uno dei problemi più dannosi per l’Uomo e la Natura | Grandi benefici anche nella Salute

Bicchiere di plastica - Fonte Depositphotos - themagazinetech.com
Bicchiere di plastica – Fonte Depositphotos – themagazinetech.com

Creare un futuro sostenibile significa anche trovare soluzioni alternative ai problemi più annosi: la plastica cambia così. Uno dei problemi di questo materiale è sempre stato il suo ciclo di vita breve e l’inquinamento degli ecosistemi. Con questa nuova soluzione, però, le carte in regola cambiano totalmente.

Il cambiamento climatico e l’inquinamento sono due delle più gravi minacce che il nostro pianeta sta affrontando. L’aumento delle temperature globali, causato principalmente dalle emissioni di gas serra, sta portando a cambiamenti climatici estremi, come ondate di calore, siccità e innalzamento del livello del mare.

L’inquinamento sta danneggiando gli ecosistemi terrestri e marini, mettendo a rischio la biodiversità e la salute umana. In particolare, l’inquinamento ambientale e la presenza di microplastiche rappresentano una delle più gravi minacce per l’ecosistema globale.

Questi piccoli frammenti di plastica si trovano ovunque: negli oceani, nei suoli e persino nell’aria che respiriamo. Le microplastiche derivano sia da prodotti piccoli, sia dalla degradazione di oggetti più grandi come bottiglie e sacchetti.

Gli effetti sull’ambiente sono devastanti: danneggiano gli organismi viventi e si accumulano nelle catene alimentari, arrivando fino a noi. Nonostante le proposte legislative per limitarne la dispersione, la lotta contro questo inquinante è ancora all’inizio.

Un nuovo materiale sulla scena

Da questo punto di vista, però, c’è molto che si può ancora fare. Anzi, già da molto tempo i ricercatori e gli scienziati si stanno impegnando per cercare una soluzione possibile che superi questo problema. Alcuni esperti hanno pubblicato su Nature Communications uno studio che potrebbe rivoluzionare il settore dei materiali plastici.

Il protagonista è il Poliuretano Termoplastico Biocomposito (TPU), una plastica innovativa che integra spore batteriche non dannose per l’uomo. Queste spore sono capaci di biodegradare il materiale in soli cinque mesi, un tempo record se confrontato con la persistenza secolare delle plastiche tradizionali. La ricerca ha dimostrato come questo nuovo materiale mantenga le stesse prestazioni delle plastiche convenzionali fino al termine del suo ciclo di vita.

Granuli di plastica - Fonte Depositphotos - themagazinetech.com
Granuli di plastica – Fonte Depositphotos – themagazinetech.com

Le caratteristiche del TPU

Una volta esaurito l’utilizzo, il materiale può essere smaltito in discarica, dove, preferibilmente in condizioni di umidità, si decompone organicamente fino al 90% in circa cinque mesi. Si tratta certamente di una scoperta importantissima.

Il TPU si distingue dalle plastiche tradizionali anche per il processo di degradazione. Mentre le plastiche comuni si frammentano in microplastiche che mantengono la loro struttura chimica e sono essenzialmente nocive per gli esseri viventi, questo materiale si integra nel ciclo organico senza lasciare tracce dannose.