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L’ultimo update di Windows è un flop: fai meglio a evitarlo

Microsoft (Pixabay)
Microsoft (Pixabay)

Microsoft ha ammesso che l’aggiornamento è stato un vero e proprio flop, i consumatori hanno trovato rallentamenti e bug che rendono difficile il lavoro: un altro grande scivolone da parte del colosso che vede la concorrenza di Apple alle calcagne. Tra le problematiche principali la lentezza nella copia dei file, ma vediamo perché sarebbe meglio evitare di scaricarlo.

Qualche giorno fa Microsoft ha confermato che Windows 11 2022 Update riporta problemi agli utenti: col nuovo aggiornamento, e in certe condizioni, la copia dei file è estremamente lenta, tantissime ormai le testimonianze e richieste d’aiuto sui blog. Le prime sono arrivate da utenti che cercavano di copiare file di grandi dimensioni via SMB tra due PC collegati in rete. In realtà è stato notato che il problema arrivava anche in locale, senza rete, con frequenza minore, ovvero quando si fa il copia-incolla di grandi file da una cartella ad un altra del computer. 

La conferma definitiva dell’esistenza del problema viene da Ned Pyle, di Microsoft, il quale in un post su Technet ha riconosciuto la presenza del problema rivelando che gli sviluppatori sono coscienti di quale sia la causa e che essa si trova nel kernel di Windows. Nonostante ciò, però, non si capisce perché il problema non venga risolto e perché Windows continui a fare orecchie da mercante dando sempre più spazio vitale alla concorrenza di Apple. Gli utenti, infatti, sottolineano come l’azienda californiana sia sempre veloce nella risoluzione dei problemi.

Microsoft lancia l’aggiornamento ma è un vero e proprio flop: i suggerimenti del colosso non bastano

Windows 11 flop
Windows 11 flop (Pixabay)

Al momento Microsoft è al corrente del problema ma si limita a suggerire l’utilizzo di programmi alternativi a Esplora File per la copia dei file. Un paio di queste alternative sono software a riga di comando già inclusi in Windows, come robocopy e xcopy che consentono di escludere l’uso del gestore della cache – operazione tramite la quale i tempi ritornano alla normalità – usando il parametro /J. In alternativa, si può sempre decidere di continua a usare Esplora File e aspettare i tempi più lunghi.

È chiaro che per molti utenti che lavorano con il pc tutto questo è un enorme disservizio, i dati infatti parlano da soli: in questi 12 mesi Windows 11 è riuscito a raggiungere appena il 15.55% dei PC con sistema operativo Windows. L’acquisto, oltre per questi bug del sistema, è frenato anche dai requisiti hardware che Microsoft ha imposto: la presenza di un chip TPM 2.0 e quella di un processore recente. In questo modo, molti utenti, pur volendo scaricare l’aggiornamento si ritroverebbero comunque impossibilitati.