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Lo smartphone pieghevole non basta più: quello pensato da Motorola è inimmaginabile

La storica azienda americana Motorola, fondata nel 1928 con il nome “Galvin Manufacturing Corporation”, da poco più di un decennio si è scissa in “Motorola Solution” e “Motorola Mobility”. 

È stata l’azienda che nel 1973, per la prima volta al mondo, ha permesso di effettuare una chiamata vocale da un telefono senza fili. Ha, inoltre,  prodotto microprocessori, orologi, telefoni cellulari.

Motorola sviluppò anche il sistema di identificazione tramite riconoscimento biometrico AFIS, che, ancora oggi, contribuisce a identificare persone e tracce rilevate sul luogo di un reato servendosi a tal fine delle caratteristiche biometriche delle impronte digitali e palmari.

Andiamo per ordine. Motorola, come abbiamo detto, ha una storia quasi centenaria. Il suo nome è dovuto dalla prima autoradio prodotta nel suo stabilimento. Decisero di chiamarla “Motorola”, crasi della parola motor (da motorcar) e dal suffisso ola (che sta per suono). Ovvero ““suono in movimento”. Il brand diviene così famoso in così poco tempo che Galvin (uno dei suoi fondatori) decide di cambiare il nome dell’azienda in Motorola.

Durante gli anni della II Guerra mondiale, presenta il primo walkie-talkie della storia. Uno strumento oggi di uso quotidiano, ma che in quegli anni diede una sostanziale vantaggio agli Alleati nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Così come è stata indispensabile la radio portatile , tra i primi modelli di radiotrasmittenti a poter essere tenuti con una sola mano.

Il dopoguerra sancisce l’ascesa del marchio e la sua capacità di innovazione

Negli anni del dopoguerra l’azienda si dedica alle telecomunicazioni e inizia rapporti proficui con la Nasa. E’ stata Motorola a produrre gli equipaggiamenti radio per l’Ente Spaziale Statunitense. Anche la radio utilizzata da Armstrong per comunicare con Houston è una Motorola.

Negli anni ’70 del secolo scorso Motorola presenta il primo telefono completamente senza fili: il DynaTAC. Dimostra così ai competitor e al mondo intero la propria capacità di sviluppo e innovazione. Qualche anno dopo Motorola lancia il MicroTAC, modello maneggevole e dal peso ridotto per quei tempi. L’erede è lo StarTAC, primo telefono dalla forma a conchiglia.

Nel 2004 Motorola torna a far parlare di sé grazie al Moto RAZR v3, uno dei dispositivi mobili più venduti di sempre. La società rivoluzionò nuovamente il design dei cellulari. Sottilissimo e molto leggero, il RAZR diviene un vero e proprio status symbol, ambito e posseduto da milioni di persone. Grazie alle vendite fatte registrare da questo modello, nel 2005 Motorola diventa il secondo produttore mondiale di telefoni cellulari, immediatamente alle spalle di Nokia.

La rapida scalata e il veloce declino

Ad una scalata tanto veloce, però, corrisponde una caduta altrettanto celere. Motorola non riesce a presentare al pubblico modelli di smartphone vincenti e accattivanti, perdendo ben presto grosse fette del mercato, schiacciata dalla concorrenza di Samsung e Nokia

Motorola ha così preso le distanze dal settore della telefonia mobile di cui è stata pioniere. Sono nate così due diverse compagnie: MotorolaSolution, dedicata ai servizi per il web e il wireless e MotorolaMobility, dedica appunto alle tecnologie mobili. La seconda società è stata acquisita da Google prima e da Lenovo poi. Dopo l’acquisizione da parte di Lenovo, Google ha tenuto per sé ben 11000 brevetti nel ramo telefonia, mentre Lenovo ha rafforzato la propria posizione nel mondo della telefonia. E il tempo ha dato ragione al colosso cinese.

Stanno ritornando di moda i “flip phone”, gli smartphone pieghevoli: molti modelli, numerose vendite.

Gli smartphone pieghevoli lanciati negli ultimi mesi hanno lasciato tutti a bocca aperta, ma in poco tempo hanno rilevato i loro problemi. La cerniera di questi smartphone si può rompere sotto sforzo: al Razr è successo dopo 27.000 piegamenti, anche se Motorola contesta il test. Il display Ultra Thin Glass del nuovo Galaxy Z Fold 2 promette di cambiare le cose, anche se bisogna ancora testarlo.

Ma perché stanno tornando di moda? Tutto merito dello schermo più grande? Innanzitutto c’è il fattore “wow”. Sia che siano smartphone che si trasformano in tablet o telefoni che rimpiccioliscono per entrare in tasca come il Razr, è anche merito dell’immediatezza del gesto di aprire lo smartphone con uno scatto del polso, almeno per tutti quelli nati prima del 2007.

Tutti i principali produttori stanno lavorando a qualche prototipo di smartphone pieghevole e, presto, molto presto, Samsung, Motorola e Huawei avranno compagnia. Apple sta pensando ad un iPhone da aprire con un elegante scatto di dita da quasi due anni, Google sta sviluppando Android in modo da facilitare l’uso di schermi doppi e pieghevoli.

Ma è proprio Motorola che ha fatto impazzire tutti durante una presentazione al Tech World 2022

Motorola ha messo in mostra il primo smartphone arrotolabile dell’azienda. Anche se si tratta solo di un prototipo al momento, la presentazione ci da un assaggio di come potrebbe essere lo smartphone del futuro, con un display OLED che si arrotola e si srotola partendo dal bordo inferiore. Praticamente si chiude su se stesso, rendendosi più compatto e senza aumentare troppo il suo spessore

Non ci è dato ancora sapere se sia prossimo alla commercializzazione , gli indizi presenti come le icone della batteria e del segnale, fanno pensare che si un modello già pronto all’opera. Potrebbe essere questa la prossima sorpresa targata Motorola? A noi piace pensarlo. Anche perché il gruppo Lenovo, proprietario di Motorola sta investendo molto sui pannelli OLED e sulla loro capacità di flessibilità.