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Patente, il ritiro è immediato anche se non stai guidando I In tanti non ci pensano e credono di farla franca

Guidare un veicolo permette a chi lo fa di diminuire temporalmente le distanze tra una località e un’altra.

Con l’auto si fa di tutto. Ci si reca a fare la spesa al supermercato, ad accompagnare i bambini a scuola o alle mille attività che fanno. Si va in vacanza o la si usa per recarsi ad un ristorante o al lavoro. Insomma, proprio di tutto. A volte si prende l’auto anche solo per rilassarsi.

Si, per rilassarsi, ma sempre prestando molta attenzione. Alla guida il pericolo è dietro l’angolo! E ci sono delle regole da rispettare. Innanzitutto bisogna rispettare i segnali, dal dare precedenza, allo stop, agli attraversamenti pedonali.

Poi ci sono le rotatorie, i semafori. Infine, ci sono delle regole comportamentali da seguire. Bisogna indossare la cintura di sicurezza, rispettare i limiti di velocità e, soprattutto, non bisogna bere se si sa che bisogna mettersi alla guida. Ne va della propria incolumità e di quella degli altri.

Attenzione a mettersi alla guida in stato di ebbrezza. Si rischia anche se la macchina è ferma!

Ebbene si. Perché il reato contravvenzionale di guida in stato di ebbrezza si configura non solo se l’auto è in moto, ma anche quando l’automobile è ferma o parcheggiata. Quindi anche in questi casi possono avvenire multa e ritiro della patente. Infatti, secondo i giudici della Corte di Cassazione la sosta è un momento della guida e il conducente, anche se fermo al momento del controllo della Polizia, presumibilmente ha guidato ubriaco fino a quel punto.

Ci sono delle distinzioni da fare caso per caso. Se il conducente è fermo in una piazzola di sosta è ovvio che abbia guidato in stato di ebbrezza fino a quel punto. Se, invece, è parcheggiato davanti al pub o la discoteca il motivo della sosta potrebbe essere quello di far passare l’ubriacatura. Saranno gli agenti ad osservare la situazione e stabilire se c’è stata o meno violazione.

La Corte di Cassazione, inoltre, anche se non univocamente, ha stabilito che tale reato colpisce anche i conducenti e non solo i veicoli fermi nel parcheggio. In una sentenza del 2013, per esempio, ha stabilito che la sosta del mezzo deve essere considerato un momento della guida e che quindi anche chi è fermo infrange il Codice della strada.

Le sentenze successive, poi, hanno precisato che l’applicazione delle sanzioni è subordinata all’accertamento del fatto che il conducente prima di fermarsi abbia realmente guidato sotto l’effetto di alcool e/o droghe. In poche parole gli agenti devono sempre valutare con attenzione e caso per caso se il conducente abbiamo o meno guidato fino a quel punto in quello stato.

I limiti alcolemici nel sangue previsti dalla legge italiana

La guida in stato di ebbrezza è sanzionabile quando il tasso alcolemico del guidatore supera gli 0,5 g/l. Quindi sotto il limite di 0,5 non si incorre in nessuna sanzione, a meno che il guidatore non sia neopatentato poiché in questo caso il limite deve essere 0. La sanzione prevista dal Codice della strada è amministrativa e va da 532 euro a 2127 euro. La sanzione varia in base al risultato del test alcolemico.

Alla multa si aggiunge la sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi e la confisca dell’auto se il tasso alcolemico supera la soglia di 1,5 g/l.