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WhatsApp, c’è un trucco per parlare con una persona anche se ti ha bloccato I Non servono nuove app, devi solo fare così

WhatsApp Istock
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Una tattica molto utilizzata dalle nuove generazioni dopo un litigio è quella di bloccare i contatti su WhatsApp con l’altra persona, impedendole di interagire. Chi ci è passato sa quanto può essere fastidioso e doloroso, ma esiste un trucchetto per riuscire a parlare lo stesso con quel contatto

Essere bloccati su WhatsApp può essere non solo molto fastidioso ma può causare anche molta sofferenza. Quella sensazione di rabbia e frustrazione dovuta all’impossibilità di dare le proprie giustificazioni all’altra persona per via di un blocco può mandarci totalmente su di giri ma in realtà c’è un modo per riuscire a contattare la persona nonostante il blocco.

Può sembrare infantile o anche abbastanza invadente, ma in realtà si tratta di un metodo che possono utilizzare gli onesti per far sì che il messaggio raggiunga il destinatario prima di chiudere del tutto la conversazione. In questo modo ci si potrà almeno sentire soddisfatti per essere riusciti a dire ciò che avremmo voluto dire, senza l’impedimento del blocco contro la nostra volontà. L’onesto sa che dopo aver detto l’ultima parola, dovrà tornare nel silenzio, anche senza risposta, altrimenti finirà nella sfera dello stalking.

Il trucco WhatsApp per comunicare con una persona che ci ha bloccati

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Esiste però un trucco per sciogliere questo nodo e ottenere ancora una possibilità di comunicare. Questo trucco non prevede l’utilizzo di applicazioni terze o di strani software, bensì soltanto un po’ di iniziativa e di creatività.

Bisogna innanzitutto trovare una conoscenza in comune con il contatto che ci ha bloccato. Questa terza persona deve creare un gruppo e aggiungervi entrambi, infine abbandonare il gruppo. A questo punto tu e la persona che ti ha bloccato sarete insieme, da soli, in un gruppo. In quel frangente tutte le conseguenze del blocco WhatsApp saranno sospese e finché siete insieme nel gruppo potrete parlare normalmente (e mandare vocali, foto o video). Quando l’altra persona abbandona il gruppo ritornate in condizioni di blocco.

È una soluzione? Ovviamente no, perché l’altra persona potrebbe uscire dal gruppo immediatamente, ma nel caso di disperazione potrebbe essere una buona possibilità per provare a rimediare, a dire in un unico messaggio ciò che si pensa sperando che dall’altra parte ci sia un ripensamento o almeno una lettura del messaggio. Ogni qual volta che la persona verrà aggiunta al gruppo ci sarà la possibilità di interagire con essa, ma in questo modo si potrebbe anche rischiare di comprendere anche la terza persona nel litigio.