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Tim, il 2023 comincia con un aumenti per tutti sulle tariffe dei fissi I Danno la colpa all’inflazione

Tim Telecom Italia
Tim Telecom Italia

Il 2023 vedrà cambiamenti importanti sulle tariffe Tim, così come su quelle degli altri operatori. Si tratta di una scelta dovuta all’innalzamento dell’inflazione (Tim lo aveva già anticipato mesi fa, durante il 2022). Adesso bisogna capire quali saranno i cambiamenti di costo delle varie offerte.

Notizie negative per i clienti Tim. L’operatore di telefonia ha già annunciato che in questi mesi verranno introdotti cambiamenti per quanto riguarda le tariffe, soprattutto quelle inerenti alla linea fissa. Si tratterà di rimodulazioni prezzi dovute agli aumenti dell’inflazione. L’azienda aveva già avvertito i suoi clienti, spiegando la situazione e ammettendo di essere obbligata ad aumentare di qualche euro i prezzi delle offerte per contrastare i rincari.

Il problema è che le famiglie si trovano sommerse di aumenti di prezzo, in qualsiasi ambito, nonostante le loro entrate rimangano comunque invariate. Il problema di base, infatti, sembra essere proprio questo: gli stipendi non cambiano, ma aumenta il prezzo di tutto e diverse famiglie già alle strette post-covid, non sono riuscite ad avere una ripresa, schiacciate dal peso dei nuovi aumenti. Per quanto riguarda gli aumenti delle tariffe Tim, però, si tratterà di pochi euro, non ci saranno differenze sostanziali.

I nuovi prezzi Tim inerenti alle varie tipologie di offerte: aumenteranno di qualche euro in questi mesi

Tim-telecom-italia
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Le offerte che subiranno cambiamenti, in particolare, sono Internet senza limiti premium, tutto senza limiti premium, TUTTO premium e Smart premium. Per tutte queste tariffe Tim ci sarà un aumento del canone mensile di 2 euro iva inclusa. L’aumento entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo 1° marzo. I clienti interessati, possono recedere il contratto senza penali e costi di disattivazione, l’unica clausola è quella di inviare la comunicazione all’azienda entro il 31 marzo. Tim comunicherà sempre l’entità dell’aumento dei costi entro i 30 giorni precedenti dell’entrata in vigore delle modifiche, in modo tale che il cliente può avere un range di tempo che gli permette di disdire il contratto prima di pagare l’eccedenza.

Per recedere dal contratto basterà chiamare il servizio clienti 187, oppure attraverso l’area clienti myTIM. Si può anche inviare una PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, oppure recandosi in un negozio fisico. Insomma, le possibilità di recesso sono tante, dipende dalle preferenze del cliente. Nel caso in cui sulla linea ci fossero in corso pagamenti rateali per l’acquisto di servizi o smartphone, il cliente potrà decidere di continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza del contratto prevista, oppure decidere di saldare l’intero importo mancante in un’unica soluzione, specificandolo nella richiesta di recesso.