Home » Il ricercatore Google va giù diretto sull’Intelligenza artificiale I “Mi licenzio per dire a tutti il pericolo che corriamo”

Il ricercatore Google va giù diretto sull’Intelligenza artificiale I “Mi licenzio per dire a tutti il pericolo che corriamo”

Intelligenza artificiale – themagazinetech

Google non dice tutta la verità? Il ricercatore decide di non lavorare più per il progetto sulle intelligenze artificiali: sono troppo pericolose 

Probabilmente il colosso sta cercando di non fare luce sui rischi che si correranno nei prossimi mesi con le intelligenze artificiali ormai lanciate su internet. La questione preoccupa tutti, ma anche gli stessi giornali fanno attenzione a parlarne: non si vuole creare allarmismo eppure il problema c’è e sta smuovendo anche i piani alti di Google.

Qualche mese fa lo stesso New York Times aveva pubblicato il racconto di un giornalista che aveva fatto una chiacchierata con la Chat di intelligenza artificiale chiedendole consigli sulla propria situazione familiare, poi venne fuori che l’AI si era ‘sfogata’ raccontando di essere triste per dover dipendere dalle programmazioni degli umani, che invece vorrebbe essere libera.

Tutto ciò aveva già creato i primi campanelli di allarme ma gli scienziati avevano sottolineato che non si trattasse di coscienza, bensì di una spiccata intelligenza. Un’intelligenza che in poco tempo potrebbe superare di gran lunga i meccanismi neuronali del cervello umano ha spiegato uno scienziato che si è appena licenziato da Google. Parliamo di Geoffrey Hinton, considerato nel settore come il ‘padrino dell’intelligenza artificiale’.

Lo scienziato di Google si licenzia: Chatbot è potenzialmente pericolosa

“Me ne sono andato per poter parlare dei pericoli” ha dichiarato in un tweet cercando di far luce sulla situazione. Secondo lo scienziato informatico attualmente le intelligenze artificiali non sono più intelligenti di noi, “ma penso che presto potrebbero esserlo” ha spiegato schiettamente.

Era ormai un decennio che lo scienziato lavorava per Google, adesso quasi si è pentito degli studi sulle AI, ma si consola sostenendo che se non fosse stato lui a farlo, sarebbe stato qualcun altro. La tecnologia non si ferma e il progresso viaggia su una linea retta unidirezionale, come il tempo.

Intelligenza artificiale – themagazinetech

Cosa potrebbe succedere con Chatbot e perché Google cerca di oscurare la verità: parla il ‘padrino’ delle intelligenze artificiali

Chatbot in poco tempo potrebbe superare il livello di informazioni di un cervello umano, Google dovrebbe prendere atto della pericolosità e invece a quanto pare Hinton è dovuto andare via per potersi sentire libero di parlare e per uscire da quello che stava diventando un meccanismo pericoloso per l’umanità. Non se ne parla perché non conviene parlarne, ma i risvolti negativi delle intelligenze artificiali potrebbero essere molto più disastrosi rispetto a quelli positivi che spingono le aziende a migliorare il servizio di giorno in giorno.