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Alieni, il professore di Harvard sicuro al 100%: trovati nel Pacifico resti di astronave extraterrestre I Materiale sconosciuto

Frammento ritrovato (NASA) – themagazinetech

A parlare è un professore di Harvard, Avi Loeb: adesso i resti ritrovati nell’oceano verranno analizzati per capire di cosa sono costituiti 

Ma esistono davvero gli alieni? Quante volte ci si è fatti questa domanda e poi nessuna risposta. L’essere umano è andato avanti con gli studi sullo spazio che ha iniziato a interrogarsi se fosse possibile che in un universo così immenso fosse possibile che l’essere umano e la terra fossero le sole realtà esistenti.

Secondo alcune teorie degli studiosi, questi famosi ‘alieni’ potrebbero essere anche molto più avanti di noi nel progresso tecnologico, motivo per cui potremmo non accorgerci della loro esistenza ma loro probabilmente si sono accorti della nostra.

Questa teoria ha dato via a diversi film di fantascienza ma una risposta concreta non è mai arrivata. Un importante fisico di Harvard afferma di aver scoperto i resti di uno strumento alieno sul fondo dell’oceano e ha spiegato perché penserebbe si trattasse di un oggetto alieno.

Il professore di Harvard è molto criticato ma lui continua a portare avanti le sue teorie, ed ecco arrivare i resti che tanto cercava

Pioggia di critiche nei confronti del professor Avi Loeb – il presidente del dipartimento di astronomia di Harvard dal 2011 al 2020 e ora capo del progetto Galileo di caccia ET dell’università Ivy League. La maggior parte della comunità scientifica non vuole credere alle nuove scoperte ma lo scienziato è certo che si tratti di resti di materiali che non esistono nel nostro intero sistema solare, quindi arriverebbero dall’esterno.

Per cercare i frammenti di una meteora che si è schiantata nel 2014, il professore ha continuato le ricerche fino ad ora con l’intenzione di trovare resti di quel che è arrivato fin qui. Si ritiene che la meteora, soprannominata IM1, abbia avuto origine dallo spazio interstellare e quando il team ha trovato ben 50 minuscoli frammenti a forma di sfera di ferro, ha subito ipotizzato che si trattasse di una scoperta mozzafiato. Secondo gli ultimi studi questi resti dovrebbero provenire da un ambiente naturale diverso dal sistema solare o da una civiltà tecnologica extraterrestre”.

Il professore di Harvard e un frammento di materiale extraterrestre (Dailymail) – themagazinetech

Presenze interstellari e materiali nuovi: iniziano gli studi sui ritrovamenti

Il professor Loeb infatti sostiene ormai da anni che la Terra potrebbe essere stata visitata dalla tecnologia interstellare. Nel 2017, un oggetto interstellare chiamato Oumuamua è passato attraverso il Sistema Solare, e mentre la maggior parte degli scienziati lo ha identificato come fenomeno naturale, il professor Loeb ha sostenuto che si sarebbe potuto trattare di un oggetto origine aliena.
“Data l’alta velocità e la forza materiale anomala di IM1”, ha detto Loeb a Fox News Digital, “la sua origine deve essere stata un ambiente naturale diverso dal sistema solare”.

IM1 è infatti più duro e ha una resistenza materiale superiore a tutte le rocce spaziali che sono state catalogate dalla NASA. Adesso ci saranno lunghi mesi di studi accurati sui materiali di questi resti trovati, potrebbero venir fuori scoperte del secolo.