Vampiri di mare, il terrore degli altri pesci: succhiano i liquidi vitali I Si stanno diffondendo anche in italia

Non è una specie sconosciuta, bensì è una specie animale che si sta diffondendo a dismisura anche nelle acque dei nostri mari.

Possiamo dire che sia il terrore degli altri pesci che ci vivono. E’ classificato come il vampiro del mare sia per le sue caratteristiche ed il suo aspetto, sia per il suo comportamento. Nel mar vivono numerose specie di pesci, ma questa è l’unica a comportarsi in tal modo. E’ una specie conosciuta sin dall’antichità. E ci sono notizie culinarie su di essa.

Sì, avete capito benissimo. Alcuni popoli mangiavano questa specie. Pensiamo, ad esempio, agli antichi romani. Mentre nel medioevo la ritenevano una vera e propria leccornia. C’è da dire che quasi tutti i popoli, in passato, portavano sulle loro tavole piatti a base di questa specie di pesce. Ora, invece, sono ancora pochi i popoli che la mangiano.

Pensiamo alle popolazioni del Nord Europa che la preparano in diversi modi. C’è chi la arrostisce, chi ne prepara una gelatina e chi, invece, la mette in salamoia. Insomma, ci sono diversi modi per far sì che questa pietanza risulti gradevole al palato, ovviamente con l’aggiunta di spezie. A noi, farebbe un po’ ribrezzo pensando che succhi il sangue di altri pesci.

Ma questo è totalmente un altro discorso. Non vi abbiamo ancora presentato questo animale, ritenuto un pesce, ma che, invece, risulta essere parte di un gruppo di vertebrati che è presenta sulla Terra da tantissimo tempo. E’ comparso all’incirca 550 milioni di anni fa. Vediamo, allora, questi vampiri del mare a che specie appartengono.

E’ l’incubo dei pesci: il vampiro del mare è la Lampreda.

E’ molto simile ad un’anguilla grazie al suo corpo. E non ha mascella né ossa. il suo corpo è cartilagineo. Ha una bocca rotonda de con numerosissimi denti aguzzi. Inoltre, questa è simile ad una ventosa. Ed è questa che le permette di attaccarsi come un parassita ai corpi dei pesci. Ha due occhi e non nove. Gli altri sette cerchi simili ad occhi sono le sue branchie.

La lampreda, prima di accoppiarsi lungo il corso dei fiumi, vive in mare e si ciba in quelle acque. Vive a spese di pesci e mammiferi grandi come delfini, balene, foche. Grazie alla sua bocca a ventosa, si attacca ai pesci. E con i denti e, soprattutto, la lingua appuntita, riesce a cibarsi con il loro sangue. Ovviamente, prima di arrivare al sangue, mangiano anche la pelle e la carne.

In alcuni casi, i poveri pesci vittime di questi parassiti sono morti a causa delle ferite lasciate e dell’enorme sanguinamento. C’è da dire che si sono registrati anche casi di attacchi agli uomini. Fate molta attenzione soprattutto nella parte occidentale del paese. Il mar Tirreno ne è pieno, soprattutto  vicino alla coste ed in presenza di fondali di ghiaia.