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Obbligo Pos, non è come pensi: nessuno ha letto cosa dice davvero la legge I I clienti saranno infuriati quando lo scoprono

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POS – TheMagazineTech

Durante tutti questi anni abbiamo assistito a numerosi cambiamenti, garantiti in particolare dal progresso tecnologico.

Pensiamo ad esempio all’avvento di internet, che è stata a tutti gli effetti la fautrice e responsabile di questa vera e propria cascata a valanga, che si è protratta nel corso degli anni. Uno dei cambiamenti principali è a livello del sistema di pagamento: se infatti fino a qualche anno fa usavamo in maniera pressoché preponderante il denaro in contanti, ad oggi la situazione non è esattamente la stessa.

Il mondo si è infatti progressivamente spostato a favore dei sistemi di pagamento elettronici, garantiti ad esempio dall’utilizzo delle carte di credito e delle carte di debito, eventualmente associate ad un conto corrente di riferimento.

Cambiamenti in arrivo

La transizione è poi stata ulteriormente favorita dall’introduzione dei chip NFC presenti all’interno degli smartphone di nuova generazione, che consentono al giorno d’oggi di effettuare pagamenti in maniera veloce presso i principali esercizi commerciali, senza dover necessariamente far uso delle carte di credito fisiche.

È proprio su questo che ci concentreremo quest’oggi, dal momento che il POS rappresenta uno dei metodi ad oggi principali di pagamento per quanto riguarda gran parte degli esercizi commerciali. Sembrerebbe infatti che sia stato finalmente raggiunto un accordo tra le parti, un vero e proprio patto d’intesa siglato da Abi, Asp e Cna, con il fine ultimo ovviamente di andare a diminuire sensibilmente tutte le commissioni che sono (ovviamente) previste sui pagamenti elettronici. Se questo in teoria rappresenta un grosso passo in avanti, con il fine ultimo di andare a favorire sempre più l’utilizzo dei pagamenti elettronici, all’atto pratico non risulta un obbligo nei confronti delle banche per la diminuzione delle commissioni.

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POS – TheMagazineTech

Piano d’intesa non raggiunto

Uno degli obiettivi principali era quello di ridurre le commissioni previste soprattutto per gli acquisti inferiori a 30 euro, dove chiaramente hanno un impatto di gran lunga più significativo rispetto a quelle su acquisti di maggior entità.

A prender parola è stata Confesercenti, una delle principali esponenti di questo patto d’intesa, che avrebbe dichiarato che si sarebbe potuto far molto di più, per arrivare a una vera e propria eliminazione delle commissioni. In definitiva c’è ancora tantissimo da fare per quel che riguarda le commissioni, e confidiamo che questo piano d’intesa venga osservato anche all’atto pratico. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti a riguardo, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi.