Pensavamo fossero un successo ed invece… Ecco le peggiori delusioni a livello tech del 2023 | Alcuni impensabili davvero
Il 2023 è stato un anno ricco di innovazioni, ma le figuracce non sono di certo mancate: ecco il peggio dell’anno che sta finendo. Non sempre le innovazioni vengono concepite nella maniera corretta per il mercato di riferimento. Anche la comunicazione, poi, ha un peso specifico importante. Ripercorriamo insieme tutti i più grandi fail del 2023.
L’intelligenza artificiale quest’anno ha finalmente spiccato il volo. Per noi “comuni mortali” l’impressione è quella di aver assistito a una trovata davvero rivoluzionaria. Si è tratta di una vera e propria epifania, come accade spesso nel mercato. In realtà, però, le aziende erano pronte già da tempo. Da anni, infatti, gli esperti conoscono le potenzialità dell’IA, e ora si tratta di qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti.
Il mercato però non va avanti solo a suon di chatbot e strumenti che permettono di riassumere faticosi lavori in due click. Sono molti i prodotti che ogni mese vengono lanciati da tante aziende con l’obiettivo di mirare ad alcuni segmenti ben precisi di consumatori. Essere grandi e forti, però, non sempre significa azzeccare ogni scelta. Anzi, spesso questo implica una maggiore libertà che si traduce anche in errori grossolani che si possono riparare più o meno rapidamente.
Anche questo 2023 ci ha portato molti esempi in questo senso: scopriamo insieme quali sono stati i migliori.
I peggiori fail del 2023 nel mondo tech
Apple da sempre associa il suo marchio e i suoi prodotti alla grande qualità dei materiali e dei dispositivi. In molti sono rimasti sorpresi quando, a settembre, gli iPhone 15 associati al nuovo iOS 17 hanno iniziato a surriscaldarsi in maniera molto fastidioso. L’anno si era però aperto con un’altra notizia che aveva fatto molto rumore: i server di Virgilio e di Libero, infatti, hanno vissuto un down lungo una settimana. L’IA ha avuto anche modo di essere implementata in maniera sbagliata.
Discord ha chiuso il suo ChatBot AI Clyde dopo un periodo di sperimentazione, mentre Google Bard ha fatto anche di peggio, affossando di un buon 9% le azioni di Alphabet, la sua società madre, a seguito di un errore grossolano in fase di presentazione. Anche le imitazioni possono finire male: TikTok Now è stato chiuso a giugno dopo aver tentato di riproporre le stesse funzioni di BeReal, mentre YouTube un mese prima aveva deciso di dire per sempre addio alle stories che tanto sono popolari su altre piattaforme social.