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Amazon e Snapchat: vedrai quello che compri come al negozio, ma ti servono questi

Un nuovo Internet, un altro mondo, un futuro prossimo che riguarderà tutti, dal singolo alle imprese, portandosi dietro un radicale e generalizzato cambiamento della società in rete.

Dalla fantascienza alla realtà il passaggio è breve. Ed ecco che un termine coniato nel 1992 da Neal Stephenson, autore del romanzo “Snow Crash”, entra nel nostro linguaggio di uso quotidiano.

Nel libro, il Metaverso era una realtà virtuale 3D, sovrapposta e integrata con il mondo fisico, in cui le persone si muovevano attraverso i propri avatar, rappresentazioni tridimensionali di sé.

Il processo di convergenza tra Realtà Virtuale, Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale è un mondo che spalanca nuove possibilità ed esperienze per gli esseri umani. Quello che si può osservare concretamente, però, nonostante tutti i progetti e le iniziative già approdate nel Metaverso, è che ad oggi sia ancora tutto molto teorico.

Ci vorrà ancora del tempo prima che le tecnologie necessarie per realizzare quello che si sta immaginando emergano, maturino e si affermino. In più, a questo, bisogna aggiungere il tempo che servirà a noi per abituarci a loro. La vista sarà il senso fondamentale nel provare le esperienze promesse nel Metaverso. Il tutto, sommato a esperienze sensoriali effettive che coinvolgano tatto e olfatto.

Settori che saranno maggiormente coinvolti nelle nuove esperienze

Un settore che verrà coinvolto in questo cambiamento è sicuramente quello del Turismo. Ogni città storica, ogni destinazione, ogni attrazione avrà una dimensione virtuale capace di regalare esperienze emotivamente e culturalmente. Ma non solo: qualunque settore che possa offrire un’esperienza emozionante, tangibile che prescinda dalla presenza in uno spazio fisico determinato potrà fare fortuna nel Metaverso.

Prima di tutto, bisogna ricordare che il Metaverso sarà un’esperienza fluida di un ambiente ibrido in cui i confini tra realtà fisica e virtuale saranno pressoché inesistenti. Le azioni che le persone compiranno nel Metaverso avranno ripercussioni nella vita reale: il lavoro che si svolgerà per la propria azienda da remoto mentre si è immersi nel Metaverso, così come le relazioni interpersonali che lì si stringeranno, saranno riconducibili alla propria identità e, insieme alle azioni compiute nel mondo reale, contribuiranno a costruire la propria reputazione.

Il Metaverso non è proprietà di Facebook. Come Internet, il Metaverso sarà accessibile a tutti gratuitamente (a patto che si possegga la tecnologia necessaria per accedervi)

Tutti avranno la possibilità di creare i loro spazi virtuali e il proprio avatar. Come Internet alcune grandi multinazionali ne possiederanno e controlleranno porzioni maggiori e il modo in cui progetteranno le interfacce delle piattaforme per accedere al Metaverso sicuramente influenzerà moltissimo la percezione che gli utenti avranno di questi ambienti.

Meta ha già pianificato di investire nella formazione dei prossimi sviluppatori del Metaverso, dal momento che la maggior parte dei corsi di laurea attualmente esistenti non fornisce le competenze necessarie per questo nuovo mestiere. Meta incoraggia i creatori a entrare a far parte del Metaverso perché i loro contenuti attrarranno nuovi utenti e daranno più valore alle sue piattaforme.

L’economia del Metaverso sarà basata su una criptovaluta unificata e sulla compravendita di NFT. Gli NFT (non-fungible tokens) sono oggetti digitali, come creazioni artistiche, video e musiche, unici e insostituibili. Ciò significa che sebbene sia possibile farne svariate copie, al compratore è riconosciuta la proprietà dell’originale, che ha molto più valore nel caso lo si volesse rivendere.

La peculiarità degli NFT, che li renderà particolarmente appetibili per gli abitanti del Metaverso quando sarà completato, sarà la loro interoperabilità; vale a dire che chi acquista un indumento o un oggetto virtuale per il proprio avatar potrà portarlo con sé e utilizzarlo in tutti i mondi interconnessi del Metaverso.

In attesa di navigare nei Metaversi, Snapchat e Amazon hanno lanciato un e-commerce in realtà aumentata.

Vediamo come funziona

Gli utenti Snapchat avranno una possibilità unica. Potranno provare virtualmente gli occhiali di una vasta gamma di marchi famosi: nel catalogo Amazon Fashion, tramite la fotocamera dell’app Snapchat, si potranno provare occhiali prodotti da marchi quali Maui JimPersol, Oakley, Rau-Ban. Una sorta di fuga, per parlare in gergo ciclistico, rispetto ai costruttori del metaverso.

Vediamo nel dettaglio come potrà avvenire la prova degli accessori di abbigliamento

Come come accade per le “faccine” che si sovrappongono al proprio viso, l’utente potrà scegliere il modello preferito e, nel caso, finalizzare l’acquisto. Basterà un clic che rimanderà sul sito di e-commerce. Per creare l’esperienza degli occhiali, Amazon ha utilizzato il sistema di creazione di Snap chiamato Lens Web Builder. Questo sistema permette di realizzare filtri digitali partendo da oggetti fisici. Al fianco dei prodotti da provare, si potranno visualizzare anche prezzi ed eventuali promozioni.

Virtual Try On: il l primo passo per provare abiti e gadget in realtà aumentata

Le due aziende partner spiegano che attraverso questa tecnologia si potranno provare abiti e gadget direttamente da casa e, magari, ordinarli sulla piattaforma e-commerce.  Le “lens”, ossia i filtri per lo shopping degli occhiali, sono disponibili dal profilo pubblico di Amazon su Snapchat. Inoltre, saranno fruibili in Lens Explorer e nel carosello della fotocamera del social network.

Con questa partnership le aziende stanno tentando di standardizzare una modalità che, su Snapchat, non è nuova. Infatti l’applicazione, già da tempo, offre la possibilità agli utenti di provare accessori attraverso la fotocamera, grazie alle cosiddette AR Shopping Lenses.