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Scoperta in Australia la creatura più lunga al mondo: le foto sono impressionanti I Supera i 45 metri, ricercatori da tutto il mondo per studiarla

L’oceano, la vasta distesa di acqua presente sulla superficie terrestre circonda i continenti e le isole in un abbraccio, quasi paterno.

L’oceano ed i suoi fondali, da sempre, nascondono tesori di ogni tipo. Non parliamo, ovviamente, del fantomatico tesoro dei pirati o delle navi che sono colate a picco negli abissi e che fanno bella mostra di loro stesse aggrappate ai canyon e sui fondali. Parliamo, soprattutto, di tesori naturali nascosti e custoditi per anni, per secoli dalle oscure acque delle profondità marine.

Ed è proprio di uno degli Oceani che vogliamo parlare. Segnatamente di quello che circonda l’Australia: l’oceano Pacifico e i suoi canyon. In particolare, vogliamo parlarvi di una scoperta davvero sensazionale. Alcuni ricercatori hanno scoperto un Sifonoforo” dalle enormi dimensioni. Di sicuro vi starete chiedendo cosa è un sifonoforo. E’ un invertebrato marino.

Molti esemplari vivono nei mari che circondano l’Australia. Si cibano di pesci e crostacei che catturano grazie ai loro tentacoli velenosissimi. Sono predatori, ma sono anche prede. Il loro nemico numero uno è la tartaruga. Infatti, questo animale, avendo la pelle molto dura, non può essere punto dai tentacoli del Sifonoforo.

Gli scienziati hanno scoperto il sifonoforo più lungo al mondo. La sua lunghezza è di ben 45 metri.

E’ l’animale più lungo al mondo. Era a 630 metri di profondità quando è stato trovato. La scoperta è di due anni fa. La notizia fece, subito, il giro del mondo poichè le fotografie erano ipnotiche. Si vedeva questo animale danzare, creando spirali e vortici, su di un canyon nel blu scuro, quasi nero, delle acque marine. Gli scienziati, nonostante la grandezza dell’animale, vanno cauti nel definirlo come il più lungo della Terra, anche se ha battuto di gran lunga i 33 metri della balenottera azzurra più grande mai vista.

Gli scienziati sono ancora al lavoro per ottenere, da un piccolo filmato fatto dal sommergibile protagonista della missione, informazioni più dettagliate sull’animale. C’è da dire, però, che la missione aveva tutt’altro scopo. In parole povere non era stato previsto questo incontro. Però, è stato anche prelevato un campione biologica che è stato esaminato ed è ancora in fase di analisi.

Quel che è certo che anche i ricercatori impegnati nella missione, rimasero stupefatti, così come tutto il mondo in un secondo momento, alla vista di quelle immagini riprodotte dalla telecamera del sommergibile. Quello che si sa di questi animali è che sono lontani parenti delle meduse.

Inoltre, sono una colonia di organismi. Ciò vuol dire che noi vediamo una sola entità, ma questa è composta da più organismi. Infine, dagli studi fatti in questi due anni dalla scoperta, si è appurato che l’esemplare visto nel breve video, era frutto di un accoppiamento. Due entità che ne formavano soltanto una.