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Televisioni 8K e microLed, l’Ue vieta la vendita: “Consumano troppo” I Corsa contro il tempo per cambiare la legge

Televisore 8k (Istock)
Televisore 8k (Istock)
L’UE vorrebbe prendere provvedimenti per quanto riguarda determinati televisori come 8k e microLed: la vendita potrà essere vietata già nel 2023, al momento si discute sul da farsi. La situazione sembra più complicata del previsto perché scontra un problema ecologico con le multinazionali che da tempo investono in questo tipo di progresso.

Dal primo marzo 2023 potrebbero entrare in vigore delle nuove direttive in merito alla vendita di televisori che consumano troppa energia. Si tratta di tv 8K e microLed, di ultima generazione, che già diverse famiglie hanno in casa da tempo. In sostanza, secondo i nuovi limiti massimi di potenza assorbita che entreranno in vigore, alcuni televisori potrebbero sparire dalle nostre case già nel giro di pochi mesi.

Già con l’entrata in vigore delle nuove etichette energetiche nel 2021, l’Unione Europea ha varato una nuova direttiva per l’ecodesign degli elettrodomestici, introducendo dei limiti ai consumi massimi. Per i televisori, secondo il regolamento attualmente in vigore, dal 1 marzo 2023 scatterà automaticamente un adeguamento che ridurrà ulteriormente i consumi massimi per i modelli di TV commercializzati all’interno dell’Unione Europea. Non solo, alcune categorie che erano esenti da limiti sui consumi, saranno soggetti agli stessi tetti. Cosa creerà tutto ciò? 

Paura per i colossi: le grandi aziende potrebbero arrivare a ritirare dal commercio televisori 8k e microLed

Televisore-8k-Istock
Televisore 8k (Istock)
Più nel dettaglio, dal primo marzo 2023 viene abbassato il limite massimo dell’Indice di Efficienza Energetica,  L’indice dal valore di 1,1 oggi in vigore per i display con risoluzione fino a 4K, a 0,9 per tutte le categorie di display. Le aziende hanno iniziato a protestare con lunghi post perché pensare di arrivare a dimezzare la potenza dei televisori per risparmiare energia è pura utopia. Tv con caratteristiche così performanti, non funzionerebbero con potenze minori, ma sarebbe anche assurdo per questi colossi azzerare le ricerche per via del problema dell’inquinamento ambientale e della scarsa reperibilità dell’energia.Il regolamento UE 2019/2021 della Commissione prevede una possibilità di riesame del provvedimento da parte della Commissione Europea. La data ultima per procedere con la revisione della normativa è infatti il 25 dicembre 2022.

Se i nuovi limiti entreranno in vigore così come sono, l’unica scappatoia per le aziende sarà quella di ritoccare in modo molto aggressivo le impostazioni di default per abbassare al minimo i consumi, con il risultato che gli utenti si troveranno in casa TV molto meno luminosi del previsto: difficile comunque immaginare l’ok dell’Unione Europea ad una decisione così drastica.