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Scoperta nuova molecola che riduce il peso e accelera il metabolismo I Diremo addio alle diete?

C’è una ricerca tutta italiana che potrebbe dare una svolta nella guerra all’obesità soprattutto nei bambini.

La prima persona che si è avvicinata a questa ricerca è una dottoranda dell’Università Federico II di Napoli. Il suo nome è Serena Coppola. Il coordinamento di questi studi è stato condotto dal Ceinge di Napoli e dal Centro di Allergologia pediatrica dell’Università partenopea. Il nome dato a questa ricerca è BAPO. Esso è l’acronimo di Butyrate Against Pediatric Obesity.

Lo studio, ovviamente, è stato condotto su bambini obesi. L’obesità infantile è una vera e propria patologia anche se, ancora oggi, c’è chi non la ritiene tale. Per fortuna queste persone sono davvero poche. Ma cos’è in parole povere? L’obesità infantile insorge quando si ingeriscono maggiori calorie rispetto a quelle di cui realmente si ha bisogno.

Ci sono molte cause che possono scatenare questa patologia. Possono essere, infatti, genetiche o il frutto di una cattiva alimentazione corredata da scarsa attività motoria. Ma, a volte, dipende anche dal contesto familiare. Infatti, ci sono dei genitori insicuri che compensano le loro, reali o meno, carenze offrendo ai figli molto più cibo di quanto questi hanno bisogno. O, magari, per appianare situazioni conflittuali.

Vediamo insieme i risultati di questa ricerca.

Innanzitutto, diciamo che i ricercatori hanno scoperto una molecola, prodotta dalla flora batterica intestinale, che potrebbe aiutare nel trattamento di questa patologia. Stiamo parlando del Butirrato. Ovviamente, questa deve essere associata ad una dieta sana. Solo in questo modo si potrà ridurre il senso di fame, favorendo la perdita di peso. Ovviamente, agisce sul metabolismo. Praticamente, lo migliora.

Gli scienziati hanno condotto questa ricerca proprio su bambini e adolescenti con diagnosi di obesità. Per sei mesi a questi pazienti è stata somministrata oralmente questa molecola. Ovviamente, questi hanno dovuto modificare il loro stile di vita e le loro abitudini alimentari, altrimenti la cura non avrebbe avuto senso.

I risultati sono stati davvero molto soddisfacenti. Infatti, al termine dei sei mesi previsti da questo protocollo, questi bambini e adolescenti in cura hanno perso peso. E non solo. Come già accennato, anche il loro metabolismo è migliorato. Un altro passo in avanti è stato quello di osservare una riduzione del loro senso di fame.

Secondo il direttore del Laboratorio di Immunonutrizione del Ceinge Biotecnologie Avanzate ‘Franco Salvatore’ di Napoli, Roberto Berni Canani, questi studi posso rappresentare la luce in fondo al tunnel nel trattamento di questa patologia che è sempre più dilagante tra bambini ed adolescenti. Ovviamente, sempre secondo il Canani, questo trattamento con acido butirrico deve essere corredato da un maggior apporto di alimenti sani e dalla soppressione di alimenti troppo processati e bevande gassate e  zuccherine.