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I dinosauri muovevano la coda a una velocità incredibile, lo dimostra una ricostruzione 3D I Più veloci di un ghepardo

Dinosauri collo lungo (Istock)-2
Dinosauri collo lungo (Istock)

Un nuovo studio sui dinosauri ha proposto una scoperta in merito ai loro comportamenti: riuscivano a muovere la coda a una velocità incredibile. A darne la prova anche una riproduzione in 3D che dimostra quale sarebbe il moto oscillatorio e soprattutto la sua velocità, superiore anche a quella della coda di un ghepardo. 

Da questo momento in poi potrebbero cambiare anche le animazioni sui dinosauri. Dai cartoni animati ai film di fantascienza, dopo l’ultima scoperta degli studiosi cambia anche il nostro immaginario. Grazie ad uno studio, in questi giorni è stato infatti dimostrato che i dinosauri dal collo lungo riuscivano a muovere la coda con velocità strabilianti che superavano anche quelle del movimento del ghepardo.

Ricordando ad esempio Dino, il dinosauro dal collo lungo de La valle incantata, la coda veniva sì mossa, ma non di certo ad alte velocità. Le varie generazioni quindi, fino ad oggi hanno sempre immaginato i colli lunghi come dinosauri con movimenti molto lenti, soprattutto rispetto ai velociraptor.

La scoperta sui dinosauri a collo lungo: la velocità di movimento della coda raggiungeva i 100 km/h

Dinosauri collo lungo (Istock)-2
Dinosauri collo lungo (Istock)

 I dinosauri dal collo lungo potevano muovere la coda a una velocità massima di 100 chilometri orari. Lo dimostrano le simulazioni digitali realizzate da Simone Conti, dottorando al Politecnico di Milano e alla Nuova Università di Lisbona. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Scientific Reports. Si parla in particolare dei diplodocidi, una famiglia di dinosauri con il collo lungo e code talmente lunghe che in alcune specie potevano raggiungere i 15 metri.

Erano diffusi sulla Terra circa 150 milioni di anni fa, conosciuti principalmente grazie a scheletri ritrovati in Nord America. Per anni gli esperti hanno mandato avanti studi in merito al movimento di queste creature, soprattutto per quanto riguarda il loro passo e il movimento della coda. Conti, insieme a un gruppo di ricerca composto da ingegneri e paleontologi, ha simulato il movimento della coda costruendo un modello digitale basato su cinque esemplari fossili.

Il modello della coda è lungo oltre 12 metri, con un peso di 1446 chilogrammi ed è composto da 82 elementi cilindrici, corrispondenti alle vertebre, il tutto connesso a una base fissa. Fissando la coda ad una base, si è dimostrato come questo movimento permette all’estremità della coda di accelerare fino a raggiungere i 33 metri al secondo (circa 100 chilometri orari). Tuttavia, nonostante la possibilità di arrivare a quelle alte velocità, gli autori non sono certi che lo facessero sempre, piuttosto, non si esclude che i diplodocidi fossero in grado di muovere la coda abbastanza velocemente da usarla come arma di difesa o per il combattimento con altri simili.