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Allarme rosso: quando carichi il telefono gli hacker lo attaccano I Scordati di fare questa cosa qui

Stazione di ricarica Usb (web) – www.themagazinetech.com

Oggigiorno si fa un uso smodato dello smartphone che abbandona gli utenti durante la giornata e sono costretti a ricaricarlo ovunque.

Purtroppo si è talmente abituati ad utilizzarlo che non averlo tra le mani fa sentire quasi isolati dal mondo. Lo si utilizza per lavoro, per comunicare con i colleghi. Ma non è l’unico utilizzo che si fa di questi dispositivi. Infatti, si resta incollati dinanzi al loro schermo ore intere anche in posti in cui si farebbe meglio a tenerli in tasca.

Mentre si aspetta un mezzo di trasporto pubblico si sbircia un po’ le piattaforme social e, soprattutto, quegli account di maggiore interesse. Che sia Facebook, TikTok o Instagram non fa differenza. La cosa importante è ficcare il naso. E lo si fa anche mentre si è in fila per una visita medica o al supermercato. Poi, ovviamente, ci sono le App che fanno da navigatore.

E, come non menzionare le piattaforme di messaggistica. Si passano ore a comunicare con altri utenti. Infine, c’è anche chi, cuffiette alle orecchie, si incammina per una passeggiata a piedi o per una corsetta salutare nei parchi. E tutti questi utilizzi fanno sì che il proprio smartphone si scarichi velocemente e necessiti di una ricarica.

Nel caso in cui si riesca ad arrivare a casa in tempo, lo si può collegare ad una delle tante prese di corrente presenti nell’abitazione. Ma quando si è fuori casa, ogni presa è quella giusta. Non si fa alcuna differenza se si è in ufficio o in un parco o in un centro commerciale. Negli utlimi due casi, ci sono gli attacchi Usb pubblici. Li conoscete? Ecco, bisognerebbe fare molta attenzione proprio a questi.

Problemi enormi per una ricarica della batteria? No, grazie. Attenzione a dove ricaricate.

Sì, bisogna fare attenzione anche a questo. Purtroppo, oggigiorno, gli attacchi informatici sono dovunque. E gli hacker riescono ad entrare in qualsiasi tipo di sistema nonostante sia protetto. E’ l’allarme lanciato da numerosi esperti informatici. Ovviamente, non c’è alcuna differenza tra device Android e quelli iOS.

Altro esempio di un punto di ricarica Usb (web) – www.themagazinetech.com

Tutti sono penetrabili. Vediamo insieme dove accadono questi attacchi hacker. Avete presente quelle stazioni di ricarica presenti all’interno dei centri commerciali o quelle degli aeroporti? Ecco, sono proprio queste le maggiori indiziate. E bisognerebbe evitarle. Molto meglio una presa elettrica di quelle comuni.

Il perché è presto detto. Infatti, questi malintenzionati hanno studiato un metodo per poter inserire malware e software per controllare da remoto i dispositivi messi in carica. Tutto ciò viene passato attraverso la porta di ricarica USB. Questo sistema si chiama “juice jacking“. Grazie a questa pratica, infine, gli hacker, ovviamente, possono recuperare tutti i dati degli utenti comprese le informazioni sensibili. Ascoltate il nostro consiglio: meglio una presa elettrica tradizionale!